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Château Smith Haut Lafitte 2022
Château Smith Haut Lafitte
Le Château Smith Haut Lafitte è uno dei nomi imperdibili della denominazione Pessac-Léognan, soprannominata "la più Graves delle Graves" per la natura atipica del suo terroir. Il Domaine fu fondato nel 1365 e fu poi chiamato Haut Lafitte per la sua posizione geografica.
Quando Georges Smith, un mercante di origine scozzese, lo acquistò nel XVIII secolo, vi aggiunse il suo nome e costruì la certosa che conosciamo oggi.
Grand Cru Classé in rosso nella classificazione delle Graves, lo Château è di proprietà dal 1990 di Daniel e Florence Cathiard, che da diversi anni sono impegnati in un approccio di bio-precisione che combina innovazione e tecniche tradizionali sia in vigna che in cantina. I vini sono prodotti biologicamente senza apporti chimici, arricchiti da metodi biodinamici che contribuiscono all'espressione del terroir.
Lo Château Smith Haut Lafitte si basa su un vigneto di 78 ettari piantato su un'eccezionale collina di ghiaia dei Pirenei.I vitigni rossi sono 65% Cabernet Sauvignon, 30% Merlot, 4% Cabernet Franc e 1% Petit Verdot. Il Grand Vin viene invecchiato per 18 mesi in botti di rovere francese, di cui dal 30% al 60% nuove. Il Petit Haut Lafitte è il secondo vino rosso.
- I vitigni bianchi sono 90% Sauvignon blanc, 5% Sauvignon gris e 5% Sémillon. Il grand vin blanc viene invecchiato per 12-15 mesi... Vedi altro...
Note di critica professionale Château Smith Haut Lafitte 2022.
Descrizione Château Smith Haut Lafitte 2022
Note di degustazione di Fabien Teitgen, enologo :
"Colore molto scuro, quasi nero. All'inizio è piuttosto discreto al naso, con note di frutta rossa e spezie.
Girando, si rivela tutto il potenziale del naso, con frutta rossa (ciliegia, lampone), frutta nera (mora selvatica, mirtillo), spezie (liquirizia, dolci Zan), note di tabacco leggero, anice stellato...
Il naso è molto attraente, complesso e profondo, molto tipico delle Graves. Al palato è impressionante, pur rimanendo accessibile.
Inizia con un attacco ampio e morbido con molta energia, seguito da densità e concentrazione a metà palato, con tannini finemente lavorati e una struttura molto morbida, che porta a un finale molto lungo.
L'equilibrio è incredibile grazie alla profonda maturità, alla grande ricchezza tannica, alla bella freschezza e anche alla sua seducente morbidezza.
Il profilo aromatico si conferma con questa superba complessità di frutta (mora, amarena), spezie (bastoncino di liquirizia, dolci Zan, cannella), gesso, pietra focaia, insieme a note più sorprendenti di limone candito e di violetta."